La sintropia Di Renzo Editore

I libri editi da Di Renzo Editore che parlano di "sintropia", concetto introdotto da Luigi Fantappié e sviluppato da Giuseppe Arcidiacono e da Salvatore Arcidiacono.

23 ottobre 2006

Carl Gustav Jung e Luigi Fantappié - «Sincronicità», «sintropia» e nuova cultura

Una caratteristica delle ricerche di questi decenni è quella relativa al rapporto che esiste fra le dimensioni più profonde e quella spazio temporale del cosmo, ed in particolare come l'atemporale e l'aspaziale si proiettino nello spazio tempo. Ed inoltre il problema di come riconoscere nelle sue fonti aspaziali e atemporali ciò, che appare invece in forme spazi al i e temporali.

Sul piano della ricerca, uno dei caratteri emergenti di essa è appunto questo. E da codesti interessi sul piano scientifico, che sono riapparsi commenti occidentali, in questo senso, ad opere, che già secoli or sono trattavano in Oriente con altro linguaggio questi argomenti. Opere di derivazione certamente del periodo di cultura orale, come il cinese «I-King», che appunto tanto interesse destò in studiosi come Richard Wilhelm e Carl Gustav Jung. E si è ridestato l'interesse per le concezioni del matematico filosofo Gottfried Leibniz, che aveva più di due secoli or sono, coraggiosamente parlato in Europa appunto dell'I-King.

Jung specifica chiaramente che ciò che caratterizza i fenomeni da lui definiti di sincronicità, è il fatto che essi derivano non da un rapporto «causale» ma bensì «significativo».

In questo modo, Jung si pone su un piano di profondità ed illumina il rapporto psicofisico che esiste tra la dimensione fisica e le altre dimensioni. Egli porta l'attenzione sulla fenomenologia, che deriva dall'esistenza nel profondo psichico collettivo ed individuale di quelli che, riprendendo il termine di Sant'Agostino, definisce «archetipi».

Scrive Marie Louise von Franz: «Il fenomeno più essenziale e forse più impressionante nei fenomeni di sincronicità, è il fatto che la dualità di psiche e materia sembra in essi annullata. Sono perciò un accenno empirico, ad un'unità ultima di tutto l'essere, che Jung chiama «unus mundus», rifacendosi alla filosofia naturale medioevale».

Tutta questa ricerca sulla sincronicità, ci ricorda la geniale impostazione cosmologica di un grande studioso italiano e cioè Luigi Fantappié. La modalità «sintropica» di cui parla questo studioso, alternativa di quella «entropica» e che coordina finalisticamente su altro livello i fenomeni, che sul piano «entropico», appaiono divisi e scissi, ci ricorda in qualche modo la sincronicità di Jung. Entrambe queste concezioni si fondano su argomentazioni di ordine scientifico e sono all'origine di successive ricerche e sviluppi. Anche l'impostazione cosmologica di Fantappié, ci ricorda quella relativa all'interpretazione dell'I-King, effettuata dal filosofo cinese Wang Fu Chi (1719-92), quando afferma che ogni esistenza è basata su di un continuum onnicomprensivo e di per se ordinato. Ma tutto questo non cade sotto i sensi, dato che non appare ad essi.

L'importanza di interpretazioni, come appunto quella di Carl Gustav Jung e di Wolfang Pauli per la sincronicità e l'altra relativa a «sintropia» ed «entropia» di Luigi Fantappié nell'ambito della fisica matematica, sono non solo molto importanti sul piano della psicologia e della cosmologia, ma indicano, fra le altre cose, l'avvento di una più profonda cultura relativa all'universo ed all'uomo. Dall'orizzontale la ricerca comincia a spostarsi anche al verticale.

I libri di Luigi Fantappié sono pubblicati da Di Renzo Editore

19 giugno 2006

Sintropia Entropia Informazione

E' stato ristampato il libro “Sintropia Entropia Informazione” di Giuseppe Arcidiacono e Salvatore Arcidiacono (Di Renzo Editore). In esso viene riesaminata la Teoria unitaria del mondo fisico e biologico di Luigi Fantappié, caratterizzata da una netta separazione tra fenomeni entropici e sintropici, proponendone una nuova versione in cui si ammette che non esistono fenomeni entropici e sintropici «puri», ma che in ogni fenomeno, sia fisico sia biologico, si ha una «componente» entropica e una sintropica. Si ottiene così un modello di universo entropico-sintropico che non è più deterministico, ma a «struttura cibernetica». Infatti, poiché i fenomeni non sono più determinati solo dal passato (cause), ma anche dal futuro (fini), in ogni istante occorre fare una scelta tra varie possibilità. Ciò consente un collegamento tra la teoria unitaria e le più recenti ricerche sulla teoria dei sistemi, sul caos e sulla complessità.



23 maggio 2006

Nel senso della sinergetica


Hermann Haken

Di Renzo Editore

Osservata e interpretata “nel senso della sinergetica”, la realtà che ci circonda può davvero assumere tonalità sorprendenti. Partendo dalla fisica, con il trascorrere del tempo la sinergetica è penetrata in settori sempre nuovi del sapere, come la chimica, la biologia, la sociologia e la psicologia. Ma cosa si intende esattamente con il termine “sinergetica” e cosa significa adottare il punto di vista di tale particolare modalità interpretativa del reale? A queste come ad altre fondamentali domande Hermann Haken risponde in questo eclettico e stimolante testo, accompagnando il lettore lungo un rivoluzionario viaggio conoscitivo. Tutto l’itinerario di vita e di studio dell’Autore, narrato con simpatica ironia, è stato caratterizzato dalla convinzione che si potesse - e dovesse - creare un nuovo settore che si rivolgesse in modo interdisciplinare alla fisica, alla chimica e alla biologia, ma non solo. Osservare e interpretare il mondo “nel senso della sinergetica”, dunque, non significa certamente utilizzare soltanto i metodi della matematica e della fisica, ma anche altre innovative e particolari strategie conoscitive.

26 aprile 2006

Giuseppe e Salvatore Arcidiacono




Di Renzo Editore

Sintropia, entropia, informazione
Giuseppe Arcidiacono, insieme al fratello Salvatore, riesamina la Teoria unitaria del mondo fisico e biologico di Luigi Fantappié, caratterizzata da una netta separazione tra fenomeni entropici e sintropici, proponendone una nuova versione in cui si ammette che non esistono fenomeni entropici e sintropici «puri», ma che in ogni fenomeno, sia fisico sia biologico, si ha una «componente» entropica e una sintropica. Si ottiene così un modello di universo entropico-sintropico che non è più deterministico, ma a «struttura cibernetica». Infatti, poiché i fenomeni non sono più determinati solo dal passato (cause), ma anche dal futuro (fini), in ogni istante occorre fare una scelta tra varie possibilità. Ciò consente un collegamento tra la teoria unitaria e le più recenti ricerche sulla teoria dei sistemi, sul caos e sulla complessità.

Fantappié e gli universi
Luigi Fantappié (1901-1956), grande scienziato italiano, viene raccontato in questo libro da uno dei suoi allievi più famosi, Giuseppe Arcidiacono. Dalla “teoria dei funzionali analitici” del 1942 Fantappié perviene alla “teoria unitaria” dove riunisce i fenomeni fisici e biologici, introducendo nella scienza il finalismo. Nel 1952 propone una “teoria degli universi possibili” che si possono studiare per via matematica. A trent’anni dalla sua scomparsa, alla luce dei progressi operati dalla ricerca scientifica, le intuizioni di Luigi Fantappié rivestono importanza ed attualità fondamentali, particolarmente per quanto concerne il problema unitario ed i rapporti tra ordine, disordine, informazione.

Olivier Costa De Beauregard



Di Renzo Editore

Irreversibilità, entropia, informazione
Nell’universo newtoniano il presente è determinato dal passato e determina il futuro, e quindi la storia del cosmo è contenuta nel presente. Per superare il paradosso tra leggi elementari reversibili e fenomeni macroscopici irreversibili, occorre passare all’universo termodinamico, nel quale si ha un aumento del disordine (entropia). Tale universo tende alla morte termica e quindi si evolve verso la degradazione. Poiché in effetti l’universo tende a diventare più complesso, deve esistere una doppia tendenza verso l’ordine e verso il disordine. La complessa problematica che si presenta nel nuovo paradigma viene affrontata in questo brillante e profondo saggio di Olivier Costa de Beauregard, già Direttore del Centro Nazionale per le Ricerche francese, alla luce delle più recenti ricerche della cibernetica e della scienza dell’informazione.

Il corpo sottile dell’evanescente realtà
La compatibilità tra le due teorie della relatività e quella dei quanti ha posto dei gravi problemi sia di formalismo matematico sia di interpretazione filosofica, come ha messo in evidenza Einstein nel 1927. L’Autore analizza in profondità le prospettive aperte dai più recenti sviluppi della scienza e propone una formalizzazione e un’interpretazione della meccanica quantistica che implicano il concetto di universo a due facce, realtà e rappresentazione, in armonia con le idee di inconscio collettivo di Jung e di Universo intelligente di Hoyle. In questa nuova concezione i fenomeni paranormali fanno parte integrante della realtà, e agiscono universalmente a basso livello energetico, sfuggendo così alla generale attenzione, ma non a quella delle persone più sensibili.

Ignazio Licata



Di Renzo Editore

Osservando la Sfinge
La fisica quantistica ha avuto un singolare destino tra tutte le teorie scientifiche: pur essendo di importanza fondamentale per la comprensione della Natura, spesso i suoi sottili problemi concettuali hanno scoraggiato sia l'umanista, che preferisce leggerne versioni poco corrette dalla dubbia serietà, sia lo scienziato, che nella maggior parte dei casi si limita ad usarne l'efficiente apparato matematico nella soluzione di problemi specifici, accettando le stranezze quantistiche come un dato di fatto al quale opporre un atteggiamento pragmatico.
In questo libro, versione completamente rinnovata della prima edizione del '92, viene proposta in modo unitario ed esauriente una visione della meccanica quantistica affascinante, eppure poco conosciuta anche tra i fisici, quella offerta dalle interpretazioni realistiche, nate dalle critiche di Einstein alla scuola di Copenhagen, e sviluppatesi con i lavori di David Bohm e J. P. Vigier.
L'Autore, allievo e poi collaboratore di David Bohm, J. P.Vigier e Giuseppe Arcidiacono, offre un panorama esauriente delle possibilità offerte da queste interpretazioni, mostrando come leggere diversamente la MQ non è un vezzo filosofico ma pone nuove domande ed apre nuove prospettive in campi di frontiera quali la gravità quantistica e le teorie unitarie, come le supercorde e la M-Theory. Una particolare attenzione è data al ruolo della non-località nella teoria quantistica dei campi, in particolare nello studio degli stati coerenti, che suggerisce una nuova stagione della teoria quantistica ed un suo ruolo centrale non soltanto per la costruzione di una Teoria del Tutto, ma anche nella costruzione delle future Teorie dell'Organizzazione.
È opinione comune che sia stata la relatività a trasformare profondamente la fisica del nostro secolo, ma è stata la sfinge quantistica a proporre gli enigmi più fecondi per la nostra concezione della realtà. Questa teoria non ha soltanto posto le basi per indagare la microfisica, ma rimette in discussione la natura dello spazio, del tempo e della materia, la relazione tra osservatore ed osservato, il caso e la necessità.
Il dibattito Bohr-Einstein, le teorie con variabili nascoste, i lavori di De Broglie, J.P. Vigier e David Bohm sono le tappe di un’altra storia della fisica quantistica, nella quale la richiesta di realismo porta alla visione di una struttura pre-quantica e non-locale, non direttamente osservabile nel senso di Heisenberg, ma dalla quale emerge il comportamento delle forme note di materia e di energia. L’indeterminismo della meccanica quantistica non nasce da un’intrinseca casualità della natura, ma piuttosto da una causalità inosservabile e dunque virtuale, suscettibile però di una descrizione matematica rigorosa. L’opzione ontologica di una struttura fondamentale si traduce nella ricerca di un nuovo linguaggio per connettere topologia e dinamica, in grado di indagare gli aspetti sottili dello spazio, del tempo e della loro natura. I problemi di frontiera posti dalla gravità quantistica e dalle teorie unitarie trovano in questo scenario nuove domande e nuove prospettive, imponendo il superamento definitivo di una visione ingenua del rapporto tra teoria ed esperimento.

Leonardo Chiatti



Di Renzo Editore

Le strutture archetipali del mondo fisico
Nella visione cosmologica tradizionale il mondo era visto come aspetto manifesto di un vasto insieme di processi “occulti”, identificati generalmente nelle attività degli dei e dei dèmoni costruttori della manifestazione stessa. L’avvento della rivoluzione scientifica ha coinciso con una scelta epistemologica di eliminazione delle entità e dei processi occulti, e di riduzione della spiegazione scientifica alla connessione di fatti osservabili con altri fatti, pure osservabili, già noti. Una tale scelta, innovativa e positiva, ha condotto però a una cosmologia scientifica che ignora completamente le dimensioni sincroniche del mondo. Così la cosmologia moderna (da Einstein e Lemaitre in avanti) è una cosmologia esclusivamente diacronica che tratta la sola evoluzione temporale dei processi.
In questa esposizione, rivolta agli specialisti, si dimostra come una reintroduzione delle dimensioni sincroniche nel pensiero fisico attuale possa contribuire a risolvere in maniera assolutamente naturale numerosi problemi di ricerca attuale nei domini della meccanica quantistica, della cosmologia, della origine della coscienza e dello psichismo.

Luigi Fantappié


Di Renzo Editore

Principi di una teoria unitaria del mondo fisico e biologico
L’equazione delle onde della Meccanica ondulatoria ammette due tipi di soluzioni, quelle divergenti da una sorgente (posta nel passato) e quelle convergenti verso una sorgente (posta nel futuro). Alle onde divergenti corrispondono i comuni fenomeni della Fisica e della Chimica, i fenomeni entropici. Essi ubbidiscono al principio di causalità, sono riproducibili sperimentalmente e tendono verso il livellamento entropico. Alle onde convergenti corrispondono invece i fenomeni sintropici, introdotti da Fantappié. Questi seguono il principio di finalità, non sono riproducibili sperimentalmente e tendono verso la differenziazione e la complessità. Per tali motivi si possono identificare con i fenomeni più misteriosi della vita o, più in generale, con i processi costruttivi. Da tali considerazioni nasce la teoria unitaria della Fisica e della Biologia.

Conferenze scelte
In questo volume vengono presentate alcune conferenze nelle quali Fantappié espone in forma semplice e divulgativa le sue idee, alla ricerca di una visione armonica e unitaria del cosmo e della vita.